Risposte alle domande più ricorrenti F.A.Q.

Gli impianti dentali esistono da oltre 40 anni e durante questo lungo periodo non sono mai state riscontrate allergie agli impianti in titanio. Il titanio, infatti, non ha componenti allergenici e si comporta in modo completamente neutro nell’organismo. Tra i materiali usati per ponti e corone la
ceramica ha dimostrato la migliore compatibilità con l’organismo umano, mentre per metalli e resine i rischi di allergia sono variabili. La soluzione migliore è che vi facciate consigliare il materiale più indicato per voi dal vostro dentista.

No. E’ sufficiente un’anestesia locale: la percezione del dolore viene eliminata completamente. Quando il dentista preparerà il sito implantare nell’osso e inserirà l’impianto, avvertirete una vibrazione e una leggera sensazione di pressione, ma nessun dolore. La maggior parte dei pazienti percepisce l’intervento come un normale trattamento per curare una carie, anch’esso eseguito in anestesia locale. Se invece si preferisce comunque «dormire» durante l’intervento, è bene farsi consigliare dal proprio dentista riguardo alle implicazioni dell’anestesia generale.

La prassi tradizionale per la protesi su impianti prevede una fase di guarigione dopo l’inserimento dell’impianto, senza applicazione della ricostruzione protesica. Con questa procedura lo spazio vuoto viene chiuso temporaneamente con una classica protesi provvisoria, fissata di solito ai denti adiacenti. Nel «carico immediato» vengono invece utilizzati nuovi sistemi di impianto e metodi che permettono, in presenza di determinate condizioni, di fissare subito sugli impianti la ricostruzione protesica o la protesi provvisoria. I pazienti vengono sottoposti all’intervento di impianto e il giorno stesso possono avere di nuovo dei denti fissi che sembrano naturali. La possibilità di procedere al carico immediato dipende dalle condizioni del vostro osso mascellare e dalla posizione degli impianti previsti nel vostro caso. Chiedete le possibili alternative al vostro dentista.

La maggior parte dei ponti e delle corone sono realizzati con una sottostruttura in lega metallica oppure in lega aurea rivestita di ceramica della tinta corrispondente al dente naturale. Un’alternativa di più alto valore estetico e funzionale è rappresentata dalla ceramica integrale su ossido di zirconio, che data la sua elevata resistenza è particolarmente indicata per le ricostruzioni implanto-protesiche. É adatta sia per corone singole che per ponti
estesi e riflette la luce in modo identico allo smalto dei denti naturali. La protesi è quindi praticamente identica ai denti naturali.

No, non preoccupatevi. Gli impianti dentali non sono magnetici e inoltre sono troppo piccoli per essere rilevati dai metal detector. Anche se il metal detector dovesse improvvisamente suonare, avrete con voi il vostro «passaporto implantare» con il quale chiarirete la situazione velocemente e con discrezione.

I costi variano in base all’entità del trattamento e al numero di impianti. Il preventivo dettagliato che il vostro dentista vi darà prima di iniziare il trattamento vi fornirà l’esatto ammontare dei costi in base alla vostra situazione individuale.

Nei primi giorni successivi all’intervento la gengiva probabilmente sarà sensibile, ma non sanguinerà più. Le guance potrebbero essere gonfie per un
breve periodo e dare leggermente fastidio. La maggior parte dei pazienti però non ha nemmeno bisogno di antidolorifici il giorno seguente, e torna subito a una vita normale.

Dopo la fase di guarigione, un impianto di qualità inserito correttamente è più resistente a molti fattori di quanto non lo siano le radici dei denti naturali. Un impianto in titanio opportunamente caricato dal punto di vista protesico non si rompe, e non si può cariare. Successivamente, un’igiene dentale regolare preserva la salute della gengiva e del sito impiantare. Insomma, con una cura appropriata e regolari controlli, gli impianti possono durare quanto i denti naturali.

Dipende dall’entità e dal tipo di trattamento. Per la consulenza di solito è sufficiente una seduta durante la quale il dentista potrà rispondere alle vostre domande. Nella seduta successiva saranno eseguiti gli esami diagnostici preliminari e il piano di trattamento.
Le nuove «radici» di norma pos sono essere inserite nell’osso mascellare poco tempo dopo, in un’unica seduta. In questa fase il dentista pratica una piccola incisione nella gengiva nel punto corrispondente all’impianto, inserisce l’impianto e sutura l’incisione. Uno o due giorni dopo l’intervento la ferita viene controllata per verificare il buon decorso della guarigione. Dopo circa dieci giorni vengono tolti i punti. Da quel momento non vi resta che
attendere la rigenerazione dell’osso durante la cosiddetta «fase di guarigione», che dura mediamente tre mesi, senza stress e di norma senza ulteriori
appuntamenti dal dentista, se non per controlli periodici.

Si. Ma il vostro diabete deve essere tenuto sotto stretto controllo farmacologico. Un diabete mal controllato o non curato può compromettere i processi di guarigione a causa del suo effetto sul metabolismo. In caso di dubbio, il dentista consulterà il vostro medico curante.

Il dentista spesso può schiarire i denti scuri con uno sbiancamento. I denti anteriori esteticamente imperfetti si possono rivestire con sottili faccette in ceramica o in resina. In questo caso, le corone su impianti possono essere realizzate direttamente più chiare e quindi più simili alle faccette.
Parlatene con il vostro dentista, che è in grado di offrire una soluzione per quasi tutti i problemi.

Al momento dell’inserimento degli impianti la crescita ossea dovrebbe essere terminata; generalmente, si considera terminata tra i 18 e i 21 anni, ma è variabile.
Le femmine, per esempio, di solito completano la crescita prima dei maschi. Nei casi dubbi si può determinare facilmente la situazione dell’osso con una radiografia del carpo.

Non è mai troppo tardi per migliorare la vostra qualità della vita con gli impianti. Il trattamento ha così pochi rischi che si possono inserire gli impianti anche in pazienti di 70, 80 e persino 90 anni.
Non esiste un limite massimo di età. Se siete in grado di sottopor-vi a normali interventi di routine del dentista e godete di buona salute, potete anche inserire degli impianti.

Con determinati farmaci esiste questa possibilità. Il cortisone ad esempio può alterare il sistema metabolico e immunitario dell’organismo, e causare quindi problemi in fase di guarigione.
I farmaci anticoagulanti, invece, possono provocare serie emorragie durante l’intervento per l’inserimento degli impianti. I farmaci di ultima generazione a base di bifosfonati per la cura dell’osteoporosi o delle neoplasie ossee, poi, comportano una controindicazione assoluta a qualsiasi pratica chirurgica, tra cui l’implantologia. Quindi, nel caso in cui assumiate regolarmente dei farmaci, dovete assolutamente informarne il vostro dentista.

Il successo duraturo degli impianti dentali può essere messo in pericolo dal fumo. Parlatene con il vostro dentista. Egli saprà valutare i rischi nella vostra situazione specifica.

I denti protesici su impianti non solo sembrano denti naturali, ma si possono anche pulire in modo altrettanto semplice con uno spazzolino da denti, anche elettrico, e il dentifricio. Nella pulizia degli impianti sono particolarmente importanti gli spazi interdentali e le zone di transizione con la gengiva. Qui si insediano velocemente i batteri che possono attaccare la gengiva e con il tempo anche l’osso intorno all’impianto. Questo si può però
evitare passando il filo interdentale o utilizzando piccoli spazzolini interdentali. L’igienista del vostro dentista potrà insegnarvi ad usare gli strumenti nel modo giusto e si potrà occupare dell’igiene professionale dei vostri denti a intervalli regolari di circa tre mesi. In questo modo saranno eliminati anche i depositi più resistenti di placca, e i vostri denti sembreranno come nuovi. E’ quindi opportuno che vi presentiate agli appuntamenti
periodici di controllo con il vostro dentista. Ne vale la pena.

Il dentista vi prescriverà probabilmente un breve periodo di convalescenza. Di norma potrete comunque riprendere le vostre attività quotidiane già il giorno successivo e potrete tornare al lavoro pochi giorni dopo.

Sia che si tratti di una corona, di un ponte o di una protesi totale: con i vostri nuovi denti potrete mangiare, mordere, parlare e sorridere come facevate prima con i denti naturali. La ricostruzione protesica è così stabile sugli impianti da darvi una sensazione di sicurezza assoluta.

Se un dente deve essere estratto a causa, per esempio, di un’infiammazione della radice, di solito può essere sostituito senza difficoltà con un ulteriore impianto. L’appoggio ed eventualmente anche la protesi vengono poi modificati di conseguenza.